Chi Siamo

Ultima modifica 5 ottobre 2024

La Città metropolitana di Catania, istituita con la legge regionale n. 15 del 4 agosto 2015, é costituita dall’unione di 58 Comuni. Ha un territorio che corrisponde a quello dell’ex Provincia regionale, soppressa contemporaneamente alla nascita del nuovo Ente.
L’ambito territoriale della Città metropolitana di Catania, esteso oltre 3.500 chilometri quadrati, è suddiviso in tre macro-aree storicamente e geograficamente distinte: la jonica (a nord est, con Acireale capo-comprensorio), l’etnea e la calatina (a sud ovest, Caltagirone ne è la città più rilevante). La popolazione complessiva è di oltre un milione di abitanti.

Organi dell'ente

Il Sindaco metropolitano, il Consiglio metropolitano e la Conferenza metropolitana sono organi della Città metropolitana.
Il sindaco metropolitano è, per legge, il Primo cittadino del comune capoluogo. Di conseguenza l’avv. Enrico Trantino è a capo dell’amministrazione.
Nelle more dell’imminente riforma legislativa, la Città metropolitana di Catania risulta priva del Consiglio metropolitano (i cui membri, in carica per cinque anni, sono eletti dai sindaci del territorio).

Funzioni dell'ente

I compiti della Città metropolitana sono identici a quelli che un tempo erano propri della Provincia regionale di Catania: viabilità intercomunale, edilizia scolastica (scuole di secondo grado), sviluppo economico, organizzazione di servizi sociali soprattutto per disabili e svantaggiati, sostegno alle attività economiche e supporto alle giovani imprese, incremento dell’offerta turistica, gestione del patrimonio culturale costituito da archivi, biblioteche e musei.

Alle precedenti competenze, rimaste immutate rispetto al passato, si sono aggiunte altre fondamentali funzioni gestionali. Il PNRR e l’Agenda 2030 hanno individuato nella Città metropolitana l’Ente interlocutore per le scelte relative allo sviluppo strategico del territorio attraverso la mobilità e infrastrutture, le reti di comunicazione e servizi, i sistemi di digitalizzazione e informatizzazione.

Per svolgere le funzioni di promozione e coordinamento territoriale, la Città metropolitana di Catania adotta il Piano strategico triennale, aggiornato annualmente, che costituisce uno strumento di pianificazione generale ed è l’atto di indirizzo per coordinare il sistema organizzativo dei servizi pubblici di interesse generale in ambito metropolitano.

Le Sedi

Palazzo Minoriti

Catania via Prefettura 14

Monumentale edificio, usato come luogo di rappresentanza, in stile tardo barocco inclinante verso forme classicheggianti. Sorge nel tratto di via Etnea compreso fra piazza Duomo e l'anfiteatro romano, in pieno centro storico. In origine l’edificio fu la “Casa” dei Chierici regolari minori (Caracciolini) detti Minoriti, che usarono il convento fino al 1866 quando, con la soppressione dei beni ecclesiastici da parte dello Stato, l’immobile fu incamerato dal Demanio e ceduto all’Amministrazione provinciale.

Quest'ultima, a sua volta, volle destinare l'ala est dell'edificio (prospiciente su via Etnea) a sede della Prefettura e lo stesso prefetto vi fissò la residenza ufficiale fino al 1937.

Per la nuova destinazione si resero necessari lavori di trasformazione e di ampliamento, affidati agli architetti Giuseppe Lanzerotti e, successivamente, Francesco Fichera, al quale si deve il parziale recupero del cortile, con il chiostro ancora rallegrato da un pino secolare.

La vicina chiesa, un tempo annessa al convento, fu progettata dall’architetto romano Giovan Battista Contini nel 1687 e realizzata a più riprese, dopo il terremoto del 1693, con il contributo di diversi architetti tra cui Giuseppe Palazzotto e Francesco Battaglia. Il prospetto fu ultimato nel 1775. Nel 1785 il tempio fu dedicato a San Michele Arcangelo.

Al piano terra di Palazzo Minoriti, con ingresso in via Prefettura n. 18, hanno sede la Biblioteca e l’Archivio storico di pertinenza della Città metropolitana di Catania, a cui appartengono anche la Biblioteca dei Libri fuori commercio e la Pinacoteca “Nunzio Sciavarrello” che hanno sede nell’ex chiesa di san Michele Minore, in piazza Manganelli.

Centro direzionale Nuovaluce

Tremestieri Etneo (zona Canalicchio) in Via Nuovaluce 67/a.

Gli uffici della Città metropolitana di Catania hanno sede in un complesso edilizio, già di proprietà della società Rendo, progettato secondo i dettami dell’architettura di metà XX secolo.

La palazzina principale, chiamata Corpo centrale, ospita gli uffici di Presidenza, la Direzione generale, la Segreteria generale, la Sala congressi e un grande emiciclo per riunioni e conferenze stampa.

All'ingresso, gli uscieri forniscono ai visitatori ulteriori informazioni sull'ubicazione degli uffici. Per ragioni di sicurezza, tutti coloro che accedono al Centro direzionale devono presentare al personale addetto alla vigilanza un documento di riconoscimento. Per entrare è necessario indossare un abbigliamento consono (non sono ammessi pantaloncini e calzature aperte da uomo). Gli orari di ricevimento sono quelli specificati da ogni singolo ufficio.

Per ulteriori informazioni contattare in orario di ufficio il centralino dell'Ente 095 4011111, e l'Ufficio relazioni con il pubblico 095 4011502.

Le Ciminiere

Viale Africa, 12 - 95129 - Catania

Complesso polifunzionale – usato per congressi, fiere, esposizioni - nato dove un tempo sorgevano le raffinerie di zolfo, che sino alla prima metà del XX secolo veniva estratto nelle miniere dell'entroterra siciliano. L’architetto catanese Giacomo Leone Uberti (1929-2016) ha firmato il progetto di recupero e valorizzazione di questo prezioso esempio di archeologia industriale, la cui area occupa una superficie complessiva di oltre 46 mila metri quadrati su più elevazioni, comprese le zone destinate a verde.

L'area Congressi (padiglioni C1-C2-C3) presenta un grande auditorium composto da una sala inferiore di circa 600 posti ed una sala superiore, con tribuna, di 1200 posti. Acusticamente studiate e attrezzate con impianti di diffusione sonora e proiezioni, le due ampie sale, oltre ad ospitare convegni, sono un prestigioso palcoscenico per concerti, recital e spettacoli. Una sala riunioni da 200 posti ed un grande ambiente multiuso, sorgono nello stesso settore.

L'area Espositiva (padiglioni E1-E2-E3-E4-E5-E6-E7) è destinata a mostre e a tutte le attività di comunicazione, cultura e svago. Una grande piazza gradonata all'aperto è per concerti, feste, spettacoli. Un piccolo teatro ed una galleria d'arte completano le strutture di questa articolata ed attrezzata area, che ospita le mostre permanenti dedicate alla cartografia storica (Collezione La Gumina) e al mondo degli antichi strumenti di scrittura (MASS). Sul posto sorgono anche il Museo del Cinema e il Museo storico dello Sbarco in Sicilia-1943.

L'area Fieristica (F1) è costituita da una grande struttura multipiano e panoramica a disposizione di imprese e aziende che intendono promuovere con il marketing i loro prodotti. L'edificio è corredato di uffici, sale per operatori commerciali, salette per dimostrazioni e riunioni, sala stampa. La manifestazione EtnaComics, che ogni anno richiama molte migliaia di visitatori, viene ospitata in questa parte delle Ciminiere. Il fitto calendario di eventi che si svolgono durante tutto il corso dell’anno nell’area espositiva, impone la prenotazione degli spazi con un certo anticipo.

Il Palacannizzaro "Rosario Livatino"

Via Napoli S.N. - 95021 - Cannizzaro (Acicastello)

Il Palacannizzaro “Rosario Livatino” è edificato nel territorio del Comune di Acicastello frazione Cannizzaro.

La struttura sorge su un’area di circa 22.000 mq ed ha dimensioni interne orientative di 50x70 m per circa 3.500 mq. L’altezza esterna in gronda dell’edificio è di 11.50 m.

Storia dell’Amministrazione provinciale e lo Stemma

La Città metropolitana è erede della Provincia, ente territoriale che con l’Unità d’Italia trova il fondamento nella norma 20 marzo 1865, n. 2248, conosciuta anche come legge Lanza. La deputazione provinciale ne era l'organo esecutivo con il Prefetto a capo. La riforma introdotta con la legge 30 dicembre 1888 n. 5865, voluta dal Governo Crispi, prescrisse un presidente elettivo a capo della deputazione provinciale. Innovazioni significative in questo settore del decentramento amministrativo continuarono ad essere introdotte nel Regno d’Italia. Provvedimenti legislativi furono presi nel Ventennio fascista. Il riordino dell'amministrazione periferica proseguì con l’ordinamento Repubblicano italiano, che previde dal 1951 una giunta provinciale. Con la legge 9 del 1986, venne poi istituita la Provincia regionale.

La Provincia di Catania ha lo stemma ed il gonfalone con i colori attribuiti con decreto del 7 luglio 1883 dal Re Umberto I.
Lo stemma è costituito da uno scudo araldico inquartato; al primo d'azzurro all'elefante d'oro, per Catania; al secondo d'argento alla croce di rosso, per Caltagirone; al terzo di rosso alla croce d'argento, per Nicosia al quarto d'azzurro al castello torricellato di due pezzi, d'oro; la torre a destra cimata da un pennone di rosso, quella a sinistra da un leoncino nascente pure d'oro, per Aci Reale (Acireale aveva un tempo questa grafia. Lo stemma è cimato dalla corrispondente corona formata da un cerchio sostenente dodici torri merlate, legate intorno a metà dell'altezza, da un cordone di muro, il tutto d'oro.

A Palazzo Minoriti è conservato il primo gonfalone, che misura m. 1.10 per 1.80, tessuto in pura seta di colore avorio con retro in seta azzurra; è ornato a giro con ricami a mano a rilievo in filamento di orofino; la frangia smerlata, i cordoni e i fiocchi sono in filato, sempre di orofino; in alto un nastro tricolore in seta con nappa e frangia d'oro; l'asta è foderata di velluto azzurro ed è sovrastata dalla lancia in ottone con lo stemma della Provincia.

La fascia superiore del gonfalone è di seta azzurra con cinque ricami distanziati che raffigurano la Trinacria. Al centro lo stemma della Provincia, ricamato nei modi e nei colori descritti dal decreto reale. I colori sono: l'azzurro, l'argento e il rosso.

Di seguito si elencano i presidenti della Provincia di Catania prima e dopo il 1986, anno discrimine per il passaggio da Amministrazione provinciale di Catania alla Provincia regionale di Catania.

In un ulteriore elenco sono enumerati i presidenti della Città metropolitana di Catania ad oggi, sulla base da quanto disposto dalla legge regionale n. 8 del 2014 e dalle riforme concepite dalla legge nazionale 56 del 2014 sulle funzioni fondamentali delle Città metropolitane.

Comuni e territorio

Fanno parte della città metropolitana, oltre al Comune di Catania, i seguenti comuni: