Crisi idrica, ordinanza sindaco e Vademecum per ridurre il consumo di acqua potabile

Pubblicato il 2 gennaio 2025 • Ambiente , Notizie

La neve che ammanta in questi giorni l’Etna e le piogge delle scorse settimane non devono fare abbassare la guardia sulla crisi idrica. Sebbene i bacini non siano più asciutti come in passato, resta alta l’attenzione sulla siccità che da anni interessa la nostra isola, soprattutto nel versante centro occidentale. Pertanto fin da adesso, in pieno inverno, occorre diffondere tra i cittadini buone pratiche, giacché informare e sensibilizzare è il primo passo per mutare le azioni quotidiane e indirizzarle verso il bene comune.

Per mettere al bando gli sprechi e per indurre a risparmiare il consumo di acqua potabile, la Regione siciliana ha diffuso un Vademecum di buone pratiche, elaborato dall’Autorità di bacino. I sistemi per non sprecare acqua potabile sono intuitivi: chiudere i rubinetti dell’acqua corrente quando non serve, controllare le perdite nelle condotte, innaffiare di notte, lasciare in ammollo le verdure invece di lavarle con l’acqua corrente, utilizzare a pieno carico lavatrici e lavastoviglie, riutilizzare le acque grigie per lavare l’auto o i cortili condominiali, non utilizzare l’acqua potabile per alimentare fontane ornamentali e vasche, recuperare l’acqua di condensa ed altro ancora.

Prendendo spunto dal Vademecum, il sindaco di Nicolosi, Angelo Pulvirenti, di recente ha emesso una ordinanza affinché tutti aderiscano all’appello per intraprendere azioni di contenimento dei consumi, osservando le regole per il corretto uso dell’acqua potabile. La trasgressione dell’ordinanza sindacale costituisce reato ai sensi dell'art. 650 del Codice penale.

Copia dell’ordinanza è stata trasmessa, tra l’altro, alla Città metropolitana di Catania, Ente che ha anche in corso una campagna di informazione per creare una maggiore consapevolezza. L’acqua è senza dubbio uno dei beni più preziosi che possediamo; ma è anche una risorsa non inesauribile, che è fondamentale non sprecare.