PSCL

Ultima modifica 13 settembre 2023

Città Metropolitana Catania, redazione del Piano sugli spostamenti casa-lavoro-casa dei dipendenti (SPLC)

La Città Metropolitana di Catania si è dotata del proprio PSCL

 
QUESTIONARIO ONLINE PER LE INDAGINI DEL PSCL

La Città metropolitana di Catania, al fine di facilitare la realizzazione del PSCL da parte dei dipendenti, mette a disposizione uno strumento informatico utile alle redazione del Piano di Spostamenti Casa-Lavoro.
Il questionario proposto, realizzato con il supporto tecnico della associazione Eurobility, permetterà al mobility manager di redigere il Piano Spostamenti Casa Lavoro.

Per chiarimenti rivolgersi all'indirizzo e-mail:

  • francesco.sabbia@cittametropolitana.ct.it
  • grazia.adorni@cittametropolitana.ct.it
Presentazione

L'Amministrazione della Città Metropolitana di Catania, per mezzo del servizio Mobilità, D2.03.04, in ottemperanza a quanto stabilito dall'originario Decreto del Ministero dell'Ambiente del 20 dicembre 2000, dal Decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020 (Decreto Rilancio) convertito in legge n. 77 del 17 luglio 2020 nonché dai recenti Decreti del 12 maggio 2021 e del 4/08/2021 n. 209, al fine di razionalizzare gli spostamenti del personale dalla propria abitazione alla sede di lavoro intende procedere alla redazione del P.S.C.L. (Piano Spostamenti Casa Lavoro) che rappresenta lo strumento fondamentale per gestire la domanda di mobilità dei dipendenti.

Praticamente tale piano ha come obiettivo quello di individuare le misure e le azioni di mobilità sostenibile per consentire la riduzione strutturale e permanente dell’impatto ambientale derivante dal traffico veicolare per raggiungere la sede lavorativa, promuovendo la realizzazione di interventi di organizzazione e gestione della domanda di mobilità delle persone che consentano la riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato a motore individuale negli spostamenti sistematici casa-lavoro-casa, evitando di appesantire ulteriormente le strade e limitando quindi il disagio degli stessi dipendenti con conseguenti benefici sull’ambiente e sulla qualità della vita lavorativa.

Tale piano prevede di dottare, entro il 31 dicembre di ogni anno, un Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro del proprio personale dipendente finalizzato alla riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale.

Seguendo le linee dettate dal MITTE , il Mobility manager individuato dall’Ente tra i dipendenti del Servizio, svolgerà un'indagine tra i dipendenti dell'ente sugli spostamenti Casa-Lavoro-Casa, mediante un questionario che sarà pubblicata sulla pagina web interna dell'ente.

Un PSCL si compone, in generale, di una parte informativa e di analisi degli spostamenti casa-lavoro ed una parte progettuale contenente le possibili misure da adottare e i benefici conseguibili.

Per il successo di un PSCL sono decisivi l’interazione ed il coordinamento di tutti gli attori coinvolti nelle fasi di elaborazione e implementazione, ovvero mobility manager aziendale individuato, direttivo aziendale e dipendenti. Infatti, affinché le misure previste nel piano vengano effettivamente realizzate deve esserci un coordinamento costante tra il mobility manager e le strutture interne di gestione delle risorse finanziarie e strumentali.

Il PSLC dovrà contenere una parte informativa che raccoglierà tutte le informazioni ed i dati relativi alle esigenze di mobilità del personale e le condizioni strutturali dell’ente, l’offerta di trasporto sul territorio, nonché le risorse disponibili per l’attuazione di tutte le misure utili a migliorare la mobilità del personale e una parte progettuale.

La parte informativa e di analisi del PSLC dovrà contenere:

  • Analisi delle condizioni strutturali ed aziendali e dell’offerta di trasporto;
  • Analisi degli spostamenti casa lavoro-casa.

Nella parte progettuale del PSCL le misure da proporre devono scaturire dall’incrocio tra la domanda di trasporto analizzata attraverso il questionario ai dipendenti e l’offerta di servizi aziendali e pubblici, tenendo opportunamente in conto la propensione al cambiamento dichiarata dai dipendenti, nonché le risorse aziendali disponibili.

Le misure che possono essere previste nell’ambito di un PSCL per incentivare comportamenti virtuosi e orientare gli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti verso forme di mobilità sostenibile alternative all’uso individuale del veicolo privato a motore, contribuendo al decongestionamento del traffico veicolare nelle aree urbane. La definizione delle misure da implementare in un PSCL sarà strettamente legata ai risultati emersi dalle indagini che saranno condotte e dovrebbero mettere in evidenza come e a quali condizioni i dipendenti siano disposti a modificare le proprie abitudini di viaggio verso modi di trasporto più sostenibili.

Le misure che possono essere individuate in un PSCL, aggregate per assi di intervento/strategie di interesse per la Città Metropolitana, come suggerito nelle Linee guida sono:

  • DISINCENTIVARE L’USO INDIVIDUALE DELL’AUTO PRIVATA
  • FAVORIRE L’USO DEL TRASPORTO PUBBLICO
  • FAVORIRE LA MOBILITÀ CICLABILE E O LA MICROMOBILITA'
  • RIDURRE LA DOMANDA DI MOBILITA'

Introdurre tutte quelle iniziative che favoriscano la sensibilizzazione dei dipendenti sui temi della mobilità sostenibile, corsi di formazione per i dipendenti, incentivi all’utilizzo di app per il monitoraggio degli spostamenti, richieste di interventi di messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali/ciclabili in prossimità degli accessi alle sedi aziendali, ecc. In questa fase è importante coinvolgere i dipendenti avviando interlocuzioni finalizzate alla condivisione di iniziative quali, ad esempio, orari flessibili, incentivi economici e, più in generale, misure che incidono sui rapporti tra dipendenti e datore di lavoro.

I risultati saranno finalizzati a confortare un’ipotesi di riorganizzazione del lavoro presso gli uffici della Città Metropolitana, che tenga conto anche dell’emergenza sanitaria da Covid 19 e della necessità di tutelare la salute dei dipendenti e di coloro che hanno necessità di accedere agli uffici.

Gli interventi allo studio sono diversi e riguarderanno una rimodulazione del lavoro da remoto, la riorganizzazione degli spazi degli uffici, in particolare di quelli destinati al pubblico, l’installazione/utilizzo di dispositivi igienico sanitari, la gestione dei flussi dei dipendenti per evitare assembramenti.

L'Amministrazione sta dunque valutando di optare per orari di ingresso e uscita scaglionati. Perché questa scelta si riveli effettivamente rispondente non solo alle esigenze dell’Amministrazione ma anche dei singoli lavoratori, è necessario conoscere le modalità di spostamento Casa-Lavoro-Casa.

Normative