Museo del Cinema
Ultima modifica 2 ottobre 2023
Informazioni
Esteso su un'area di 900 mq, su due elevazioni, il Museo del Cinema di Catania e stato inaugurato il 16 maggio 2003 e, come tutte le strutture espositive della Rete Museale della Citta Metropolitana di Catania, cura le attivita e i servizi per le visite didattiche e turistiche. Raccoglie, incrementa e propone al pubblico i documenti riguardanti l'arte cinematografica, le sue tecniche e la sua storia, con particolare riguardo alla relazione tra il Cinema e la Sicilia.
Orari di apertura al pubblico
- da martedì a domenica, dalle ore 9:00 alle ore 17:00
(ultimo ingresso ore 15:30)
Chiusura ordinaria:
- ogni lunedi per l'intera giornata e nei seguenti giorni festivi:
1 gennaio - Capodanno, 5 febbraio - Sant'Agata, Pasqua, 1 maggio - Festa del lavoro, 15 agosto - Ferragosto, 1 novembre - Tutti i Santi, 25 dicembre - Natale
Il museo é aperto anche nei seguenti giorni festivi:
- 6 gennaio, Epifania
- 25 aprile, festa della Liberazione
- 2 giugno, festa della Repubblica
- 8 dicembre, Immacolata concezione
- 26 dicembre, Santo Stefano
Il calendario delle aperture - chiusure e gli orari possono subire variazioni.
Si invita il pubblico ad acquisirne conferma prima di effettuare la visita telefonando al numero 095.4011928 e/o consultando i comunicati stampa.
Per prenotazioni e informazioni e possibile telefonare al numero : 095 401 1928 o scrivere all'indirizzo: museo.cinema@cittametropolitana.ct.it
Punto Informazione Turistica (Via Etnea, 63, Catania)
Tel. 095 4014070
U.R.P Ufficio Relazioni con il Pubblico (via Etnea, 67)
Tel. 095.4011502/18 e numero verde 800551485
Biglietti d'ingresso
Biglietto INTERO: € 4,00
Biglietto RIDOTTO: € 2,00 per le seguenti tipologie di visitatori:
- Gruppi di studenti accompagnati dai loro insegnanti;
- Gruppi superiori alle 25 unita;
- Visitatori con eta superiore a 6 anni e inferiore a 18 anni;
- Visitatori con eta superiore a 65 anni;
- Militari, previa esibizione di documento d’identita;
- Universitari, previa esibizione di documento comprovante l’iscrizione;
- Soci ARCI, ACLI, AICS, CAI, ENDAS, Touring Club Italiano ;
- Iniziative promozionali connesse a convenzioni od operazioni di marketing nel settore culturale, sportivo e turistico.
Biglietto GRATUITO per le seguenti tipologie di visitatori:
- Guide turistiche e interpreti, nell’esercizio della loro attivita professionale, previa esibizione di licenza rilasciata dalla competente autorita;
- Insegnanti che accompagnano scolaresche o gruppi di studenti;
- Personale del Ministero per i Beni e le Attivita Culturali e dell’Assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identita siciliana;
- Membri dell’International Council of Museums (ICOM);
- Visitatori con eta inferiore a 6 anni;
- Portatori di handicap e loro accompagnatore;
- Magistrati e forze di polizia giudiziaria nell’esercizio delle proprie funzioni ;
- Rappresentanti della stampa previa esibizione di documento comprovante l’attivita professionale.
Come si raggiunge
Il Museo si trova in Piazzale Rocco Chinnici / Viale Africa, presso il Centro Fieristico-Culturale "Le Ciminiere” a circa un chilometro dal lungomare e dal centro storico. E raggiungibile con gli automezzi della rete urbana ed extraurbana, dal porto e dall'aeroporto. E ubicato in zona contigua alla Stazione Centrale e alle aree capolinea degli autobus che collegano la citta con vari comuni, sia dell'Area Metropolitana che regionali e nazionali.
PR.01 UFFICIO DI GABINETTO - UFFICIO STAMPA
UFFICIO ATTIVITÀ CULTURALI E MUSEALI DELLE CIMINIERE
Via Nuovaluce 67a, Tremestieri Etneo (CT)
Il Museo del Cinema viene istituito dalla Citta Metropolitana di Catania, gia Provincia Regionale, con deliberazione di Giunta n. 71 del 2002.
I lavori di realizzazione sono stati affidati all’architetto François Confino.
Nel primo quindicennio del ‘900 Catania divenne nota per essere sede di case di produzione cinematografica.
Per tramandare la memoria di quella fortunata stagione creativa e stato affidato all’architetto François Confino (lo stesso progettista che ha ideato nella Mole Antonelliana il geniale Museo Nazionale del Cinema di Torino) il compito di creare una esposizione permanente, per raccogliere, incrementare e proporre al pubblico i documenti riguardanti l’arte cinematografica, le sue tecniche e la sua storia, con particolare riguardo alla relazione tra il Cinema e la Sicilia.
Esteso su un’area di 900 mq, il Museo del Cinema di Catania e stato inaugurato il 16 maggio 2003.
E’ stato concepito come un “recinto magico” che consente un viaggio conoscitivo e sentimentale nella Settima Arte e una esperienza di immersione emotiva nel Cinema come repertorio di simboli e passioni, memorie e icone, scrigno di ogni umano desiderio e inquietudine, caleidoscopio, ‘teoria’ e sequenza di frammenti e trame di vita o di sogno. Museo d’Autore, il suo percorso espositivo consente la lettura e la comprensione in chiave sincronica (attuale) e diacronica (storica) delle collezioni, tramite la ricostruzione dei contesti di produzione dei beni raccolti.
Strumento di qualificato recupero dell’identita culturale del territorio, il Museo del Cinema espone, tra l’altro, le foto realizzate durante le riprese di film (di Rossellini, Visconti, Bolognini, Antonioni, Germi, Rosi, Pasolini ed altri ancora) che intrattengono una relazione profonda con l’Isola e con la letteratura siciliana contemporanea.
Info
Telefono: 095 401 1928
e-mail: museo.cinema@cittametropolitana.ct.it
Storia
Nel primo quindicennio del ‘900 Catania divenne nota per essere sede di case di produzione cinematografica.
Per tramandare la memoria di quella fortunata stagione creativa, la Provincia Regionale di Catania ha istituito il Museo del Cinema, affidando all’architetto François Confino (lo stessoprogettista che ideato nella Mole Antonelliana il geniale Museo Nazionale del Cinema di Torino) il compito di creare una esposizione permanente, per raccogliere, incrementare e proporre al pubblico i documenti riguardanti l’arte cinematografica, le sue tecniche e la sua storia, con particolare riguardo alla relazione tra il Cinema e la Sicilia.
Esteso su un’area di 900 mq, su due elevazioni, il Museo del Cinema di Catania e stato inaugurato il 16 maggio 2003 e, come tutte le strutture espositive del Circuito Museale della Provincia Regionale di Catania, cura con particolari attenzioni le attivita e i servizi per le visite didattiche e turistiche.
Alla struttura e collegata una gradinata esterna, con 50 posti a sedere, per proiezioni estive.
In corso di allestimento e la Videomediateca (con 12 postazioni e annessa sala-proiezioni) che sara dotata di un archivio e di cineteche tematiche su “Cinema e Sicilia”, “Il Teatro al Cinema”, “CinemaRagazzi”.
Il Museo del Cinema e stato concepito come un “recinto magico” che consente un viaggio conoscitivo e sentimentale nella Settima Arte ed una esperienza di immersione emotiva nel Cinema come repertorio di simboli e passioni, memorie e icone, scrigno di ogni umano desiderio ed inquietudine, caleidoscopio, teoria e sequenza di frammenti e trame di vita o di sogno. Museo d’Autore, il suo percorso espositivo consente la lettura e la comprensione in chiave sincronica (attuale) e diacronica (storica) delle collezioni, tramite la ricostruzione dei contesti di produzione dei beni raccolti.
Strumento di qualificato recupero dell’identita culturale del territorio, il Museo del Cinema espone le foto dei set durante le riprese di film che intrattengono una relazione profonda con l’Isola e con la letteratura siciliana contemporanea: sono film di Rossellini, Visconti, Bolognini, Antonioni, Germi, Rosi, Pasolini ed altri ancora.
Sede
Museo del Cinema di Catania
Centro Fieristico-Culturale “Le Ciminiere”, viale Africa, Catania
Tel. 095-4011928
fax 095-4011930 o 095-4011623
Il Museo
Il Percorso Museale
Il percorso museale offre in sintesi un excursus storico dell’invenzione Cinema, della sua evoluzione tecnica, dei suoi sviluppi stilistici e formali.
La sala al piano terreno, ‘Luci ed Ombre’, raccoglie una collezione di proiettori e lampade, per lo piu di provenienza francese, costruiti tra il 1915 e il 1964.
La sala al piano superiore presenta le scoperte che precedettero la prima proiezione cinematografica dei fratelli Lumiere, a Parigi il 28 dicembre 1895.
Sempre al piano superiore e collocata un’installazione animata, opera dello scultore francese Patrice Ferrasse. Creata appositamente per questo museo, essa e una silloge, una memoria antologica ed affettuosa degli esperimenti, talvolta traballanti, profusi sui fenomeni movimento ed immagine in movimento.
L’itinerario prosegue con i monitor che presentano, con la ‘Storia delle immagini’, i tentativi che l’uomo, inseguendo un’illusione di eternita, ha compiuto e reiterato in ogni epoca per riprodurre figure in movimento.
Segue il corridoio ‘Dalla creazione alla clonazione’, in cui si trova una rassegna delle macchine ottiche e degli strumenti che furono preludio tecnico del Cinema: prassinoscopio, taumatropio, kinetoscopio.
La ‘Galleria dei Ritratti’ propone una serie di schermi al plasma che trasmettono interviste del giornalista Vincenzo Mollica, all’attrice Claudia Cardinale e a registi (Lina Wertmuller, Carlo Lizzani, Paolo e Vittorio Taviani). Il tema delle riflessioni e il rapporto con la Sicilia, intrecciato al ricordo dei film girati a Catania.
Alle pareti foto scattate sui set durante le riprese di film che intrattengono una relazione profonda con luoghi della nostra Isola e con la letteratura siciliana contemporanea: sono film di Rossellini, Visconti, Bolognini, Antonioni, Germi, Rosi. Alcune di esse provengono dall’Archivio Fotografico della Scuola Nazionale di Cinema-Cineteca Nazionale di Roma.
Nel piccolo cinema della Sala Paradiso viene proiettato un filmato (15 minuti) consistente in un montaggio di alcune delle piu celebri immagini da film, un omaggio nostalgico e affettuoso a inquadrature, sguardi e spezzoni divenuti parte dell’eredita culturale occidentale.
Raggruppa scene tratte dai seguenti film: 2001 Odissea nello spazio, 1968, Stanley Kubrick; L’arrivo di un treno nella stazione de La Ciotat, 1896, Louis Lumiere; Viaggio nella Luna, 1902, Georges Mélies; Blade Runner, 1982, Ridley Scott; King Kong, 1933, Merian C. Cooper e Ernest B. Shoedsack; Matrix, 1999, Andy e Larry Wachowski; Superman III, 1983, Richard Lester; Un lupo mannaro americano a Londra, 1981, John Landis; Mary Poppins, 1964, Robert Stevenson; Ombre rosse, 1939, John Ford; Apocalypse Now, 1979, Francis Ford Coppola; Ben Hur, 1959, William Wyler; Intolerance, 1916, David Work Griffith; Braveheart, 1995, Mel Gibson; Toto a colori, 1952, Steno; Cantando sotto la pioggia,1952, Stanley Donen e Gene Kelly; Moulin Rouge, 2001, Baz Luhrman; A qualcuno piace caldo, 1959, William Wyler; Il violinista sul tetto, 1971, Norman Jewison; 81, 1963, Federico Fellini; “The Rice-Irvine Kiss”da The widow Jones, 1896, Thomas Alva Edison; Sunrise, 1927, Friederich Wilhelm Murnau; Casablanca, 1942, Michael Curtiz; La rosa tatuata, 1955, Daniel Mann; Il figlio dello sceicco, 1926, George Fitzmaurice; Senso, 1954, Luchino Visconti; Via col vento, 1939, Victor Fleming; Biancaneve e i sette nani, 1937, David Hand; E.T. l’extraterreste, 1982, Steven Spielberg; Ieri, oggi e domani, 1963, Vittorio De Sica; La rosa purpurea del Cairo, 1985, Woody Allen.
Il percorso del Museo del Cinema perviene alla sezione piu emozionante, costituita dalla ‘Casa del Cinema’, che ricostruisce un appartamento, con camere e ambienti dedicati al culto del mondo in celluloide. Nelle stanze di questa abitazione, gli arredi inglobano monitor su cui si avvicendano scene di film. Per quanto le sembianze della ‘Casa del Cinema’ siano realistiche, la sua atmosfera e straniata, astratta, metafisica.
Il visitatore e immerso in un clima coinvolgente e ludico. Dopo aver attraversato un ‘Cortile’, che riproduce fedelmente quello di uno stabile d’epoca, si entra in una ‘Sala da pranzo’ e in una ‘Cucina’, dove le stoviglie e gli elettrodomestici racchiudono monitor che proiettano spezzoni a tema gastronomico.
Le sequenze filmiche nella ‘Cucina’ sono tratte da: Kitchen, 1994, Yoshimitsu Morita; Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante, 1989, Peter Greenaway; La presa del potere da parte di Luigi XIV, 1966, Roberto Rossellini; E la nave va, 1983, Federico Fellini; La febbre dell’oro, 1925, Charlie Chaplin; Il dormiglione, 1973, Woody Allen; Big Night, 1996, S. Tucci e C. Scott; Bianca, 1984, Nanni Moretti; Dillinger e morto, 1969, Marco Ferreri; Campo de’ Fiori, 1943, Mario Bonnard; Quei bravi ragazzi, 1990, Martin Scorsese; Una storia moderna: l’Ape Regina, 1963, Marco Ferreri; Mangiare, bere, uomo, donna, 1994, Ang Lee; Io e Annie, 1977, Woody Allen; I soliti ignoti, 1958, Mario Monicelli; Il postino suona sempre due volte, 1981, Bob Rafelson; Un americano a Roma, 1954, Steno; Chi sta bussando alla mia porta?, 1969, Martin Scorsese; Angelo, 1937, Ernst Lubitsch.
I piatti della tavola imbandita nella ‘Sala da pranzo’ sono piccoli monitor che proiettano sequenze di ambientazione conviviale tratte da: Miseria e nobilta, 1954, Mario Mattoli; Don Giovanni, 1979, Joseph Losey; La febbre dell’oro, 1925, Charlie Chaplin; Vatel, 2000, Roland Joffe; La presa del potere da parte di Luigi XVI, 1966, Roberto Rossellini; C’eravamo tanto amati, 1974, Ettore Scola; Ladri di biciclette, 1948, Vittorio De Sica; Roma, 1972, Federico Fellini; American beauty, 1999, Sam Mendes; The Blues Brothers, 1979, John Landis; Hollywood party, 1968, Blake Edwards; Il fascino discreto della borghesia, 1972, Luis Bunuel; La grande abbuffata, 1973, Marco Ferreri; Tom Jones, 1963, Tony Richardson; Bianca, 1984, Nanni Moretti; Monty Python: Il senso della vita, 1983, Terry Jones.
Spezzoni di film ambientati in ritrovi e caffe, sono trasmessi sui video del ‘Bar’. Il montaggio delle pellicole ha attinto da: Amici miei, 1975, Mario Monicelli; La bella di Roma, 1955, Luigi Comencini; Cocktail, 1988, Roger Donaldson; Il cacciatore, 1978, Michael Cimino; Sabato sera, domenica mattina, 1960, Karel Reisz; Il bandito della casbah, 1936, Julien Duvivier; Irma la dolce, 1963, Billy Wilder; Manhattan, 1979, Woody Allen; Casablanca, 1942, Michael Curtiz; Shining, 1980, Stanley Kubrick; Giorni perduti, 1945, Billy Wilder; Johnny Guitar, 1954, Nicholas Ray; Il cavaliere della valle solitaria, 1953, George Stevens; Fat City, 1972, John Huston; Arancia meccanica, 1971, Stanley Kubrick; Easy Rider, 1969, Dennis Hopper; Un dollaro d’onore, 1969, Howard Hawks; Per qualche dollaro in piu, 1965, Sergio Leone; Caro diario, 1993, Nanni Moretti.
Il monitor della ‘Biblioteca’ mostra sequenze di film ispirati alla letteratura e alla civilta della parola e del testo scritto, come: Fahrenheit 451, 1966, François Truffaut; Il cielo sopra Berlino, 1987, Wim Wenders; Il nome della rosa, 1986, Jean-Jacques Annaud; La nona porta, 1999, Roman Polanski; Il grande sonno, 1946, Howard Hawks; 84 Charing Cross road, 1987, David Jones; Frankenstein junior, 1974, Mel Brooks; Harry Potter e la pietra filosofale, 2001, Chris Columbus; L’arcano incantatore, 1996, Pupi Avati; L’ultima tempesta, 1991, Peter Greenaway.
La Biblioteca ospita, inoltre, una collezione di cineprese, camere e proiettori degli anni ’20, ‘30, ’60 e ’70.
Sequenze di ambientazione mondana, ricevimenti, balli, conversazioni borghesi, sono presentati nel ‘Salotto’, arredato in modo provocatoriamente kitsch e con una grande cornice-schermo che proietta scene tratte da: Il massacro di Forte Apache, 1948, John Ford; Sentieri selvaggi, 1956, John Ford; Titanic, 1997, James Cameron; Romeo e Giulietta, 1968, Franco Zeffirelli; West Side Story, 1961, Robert Wise; Cantando sotto la pioggia, 1952, Stanley Donen e Gene Kelly; A qualcuno piace caldo, 1959, Billy Wilder; Un americano a Roma, 1954, Steno; Follie d’inverno, 1936, George Steven; Il Gattopardo, 1963, Luchino Visconti; L’eta dell’innocenza, 1993, Martin Scorsese; Madame Bovary, 1991, Claude Chabrol; La dolce vita, 1960, Federico Fellini; Amadeus, 1984, Milos Forman; Underground, 1995, Emir Kusturica; Il Padrino parte III, 1990, Francis Ford Coppola.
Lo ‘Studio’ e una stanza concepita come eco-calco dell’ufficio de Il Padrino di F. F. Coppola. Sulla scrivania si susseguono scene d’incontri malavitosi e segreti. Gli spezzoni proiettati sono tratti da: Il nome della legge, 1949, Pietro Germi; Salvatore Giuliano, 1962, Francesco Rosi; Cento giorni a Palermo, 1984, Giuseppe Ferrara; Il Gattopardo, 1963, Luchino Visconti; Mafioso, 1962, Alberto Lattuada, I cento passi, 2000, Marco Tullio Giordana; Giovanni Falcone, 1993, Giuseppe Ferrara; Il Padrino, 1972, Francis Ford Coppola.
Adiacente allo ‘Studio’, e un corridoio dove e conservata una raccolta di lanterne di proiezione francesi e austriache di fine ‘800 e una collezione di macchine fotografiche di epoche diverse.
La ‘Camera da letto’ propone spezzoni tratti da: Nosferatu il vampiro, 1922, Friederich W. Murnau; Apocalypse now, 1979, Francis Ford Coppola; Accadde in una notte, 1934, Frank Capra; Manhattan, 1979, Woody Allen; Mimi Metallurgico ferito nell’onore, 1972, Lina Wertmuller; Toro Scatenato, 1980, Martin Scorsese; 81, 1963, Federico Fellini; La signora della porta accanto, 1981, François Truffaut; Il Bell’Antonio, 1960, Mauro Bolognini; Eyes wide shut, 1999, Stanley Kubrick; Gangster story, 1967, Arthur Penn; Il Casanova di Federico Fellini, 1976, Federico Fellini; Divorzio all’italiana, 1961, Pietro Germi; L’aria del continente, 1938, Gennaro Righelli; Frankenstein junior, 1974, Mel Brooks.
Scene di “civetteria e vanita” e di “omicidi sanitari” (F. Confino) sono proiettate dai video de ‘Il Bagno’ con spezzoni tratti da: The big shave, 1967, Martin Scorsese; Lolita, 1962, Stanley Kubrick; Pulp Fiction, 1994, Quentin Tarantino; Il grande Lebowski, 1997, Joel Coen; Scarface, 1983, Brian De Palma; Tutti per uno, 1963, Richard Lester; Pretty woman, 1990, Garry Marshall; Spartacus, 1960, Stanley Kubrik; Ultimo tango a Parigi, 1972 Bernardo Bertolucci; Psyco, 1960 Alfred Hitchcock; Shining, 1980 Stanley Kubrick; Le verita nascoste, 2000, Robert Zemeckis; Il Buono, il Brutto il Cattivo, 1966, Sergio Leone; Il fantasma del palcoscenico, 1974, Brian De Palma.
Sequenze di inseguimenti metropolitani e di bravate automobilistiche sono proiettate dallo schermo del ‘Garage’. Il montaggio si e avvalso dei seguenti film: Bullit, 1968, Peter Yates; Il braccio violento della legge, 1971, William Friedkin; The girl and her trust, 1912, David W. Griffith; La palla n. 13, 1924, Buster Keaton; Goldneye, 1995, Martin Campbell; Terminator 2, 1991, James Cameron; The fast and the furious, 2001, Rob Cohen; Ben Hur, 1959, Willy Wyler; Mission Impossibile 2, 2000, John Woo; Intrigo internazionale, 1959, Alfred Hitchcock; Point break, 1991, Kathryn Bigelow; The Blues Brothers, 1980, John Landis.
Tutto il Museo si connota, infine, per una ricca collezione di locandine d’epoca (150 circa) molte delle quali dotate di pregio documentario e storico-artistico.
Servizi genearali
Accoglienza, informazioni e prenotazioni, somministrazione di questionari, acquisizione di reclami, segnalazioni e suggerimenti; biglietteria, distribuzione di materiale illustrativo e vendita del catalogo, illustrazione del percorso espositivo in italiano e inglese con accompagnamento a cura degli addetti, guida alla visione del Sistema Museale Virtuale / Itinerari museali del territorio, acquisizione istanze per autorizzazione alle riprese fotografiche e video-cinematografiche.
Visite turistiche
Se l’unita numerica del gruppo supera le dieci unita e gradita la prenotazione.
L’unita numerica ammissibile per ogni turno di visita e di 25 persone.
Visite scolastiche
Si effettuano previa prenotazione telefonica necessaria per acquisire cognizione degli orari e della modalita della visita.
L’unita numerica ammissibile per ogni turno di visita e di 25 persone.
Servizi di assistenza culturale
Integrazione all’orientamento bibliografico, audiovisivo, sitografico, storico e all’individuazione e approfondimento dei percorsi di ricerca gia forniti dai docenti per studenti delle scuole di ogni ordine e grado, studenti universitari, allievi di Accademie di belle arti, Conservatori e Scuole superiori universitarie, laureandi e tirocinanti. Il Servizio fornisce collaborazione a studiosi, ricercatori e specialisti, nonché a Enti e Istituti culturali.
Consultazione del catalogo e dei volumi e proiezioni nello spazio della biblio-mediaoteca tematica, con prenotazione, dal martedi al venerdi mattina.
Accesso e consultazione assistita ai beni conservati nell’archivio fotografico, previo rilascio di autorizzazione.
Biblioteca
La Biblio-mediateca tematica e dotata di testi a carattere generale, a carattere monografico e di una raccolta di dvd inerenti la relazione tra il cinema e la Sicilia.
Le Sezioni sono: