Carnevale nei vari centri della Città metropolitana di Catania. L’augurio del sindaco metropolitano Enrico Trantino
Grandi sfilate di carri allegorici e di gruppi mascherati, travestimenti, luminarie e soprattutto tanto divertimento nei centri urbani della Città metropolitana di Catania, dove resta vivo tra la gente il sentimento di evasione connaturato al Carnevale.
Misterbianco, la “Città del Carnevale” ha “i Costumi più belli di Sicilia”, un carnevale storico, una sorta di commedia dell’arte siciliana, riconosciuto a livello Nazionale essendo iscritto al REIS (Registro Eredità Immateriali della Sicilia) ed eletto per la prima volta storicamente nel Consiglio Direttivo Nazionale di Carnevali d’Italia. Molti turisti soggiornano in quella città per tutto il tempo delle sfilate, attirati anche da altre attrazioni, come il Museo del Carnevale di Misterbianco che espone gli abiti più belli delle passate edizioni e la città tutta è in festa aspettando l’attesa sfilata “A spasso con il Re Burlone” dove saranno le scuole degli Istituti Scolastici del territorio protagonisti di questo evento. Ogni scuola porterà per le vie di Misterbianco centinaia di bambini vestiti a tema con abiti cuciti da sarte, mamme e insegnati. Quest’anno le sfilate si terranno sabato 3 (e non domenica, come solitamente si fa, per non sovrapporsi con la festa di Sant’Agata nella confinante Catania) domenica 11 e martedì 13 febbraio.
Il celebre Carnevale di Acireale con i magnifici carri infiorati e di cartapesta è uno spettacolo immenso che dà le vertigini. Un ingresso giornaliero, in alcuni giorni a pagamento per contingentare gli ingressi per questioni di sicurezza, dà il diritto di accedere ed assistere alle parate e agli spettacoli, che si terranno in molteplici giornate e fondamentalmente nei due fine settimana (3 e 4 e 10 e 11 febbraio) con il gran finale il martedì grasso, 13 febbraio. L’organizzazione delle sfilate, che richiede mesi di preparazione, fa di Acireale “Il Carnevale più bello di Sicilia”.
Nei centri minori della Città metropolitana di Catania, dove sopravvive ancora lo spirito autentico del Carnevale, i cittadini e le Pro loco organizzano momenti di condivisione con i balli in piazza o nei locali al chiuso. A Belpasso, dove è vivo il senso di comunità, il Carnevale mantiene la tradizione della “Mascarata” a piazza Duomo; previsti anche per i bimbi spettacoli di intrattenimento nel teatro cittadino e in una scuola dell’infanzia. Anche Zafferana ha pensato allo svago dei più piccoli e la Biblioteca comunale ha organizzato un Carnevale per i bimbi con coriandoli, mascherine e letture ad alta voce.
A Bronte, dove un tempo sfilavano i "Laddatori", le maschere locali che rappresentano le classi più povere della città, anche quest’anno il Carnevale non cambia, regalando a tutti un ballo in maschera in feste private. La stessa cosa può dirsi per Paternò, città nota in passato per i carri ed i gruppi mascherati che sfilavano per le vie principali. Il Carnevale più dolce della Sicilia si tiene a Giarre con l’Etna Chocolate Carnival, mentre a Scordia la festa più bella e colorata dell’anno ha tante maschere e sorrisi con anche le “sfilate a 4 zampe” per vivere la festa in compagnia dei propri cuccioli e compagni fedeli.
Tanto altro si può scrivere sul Canevale 2024, a cominciare da quello di Linguaglossa e di tanti altri luoghi grandi e piccoli della nostra provincia. Ogni luogo ha la sua festa di Carnevale, immancabili ovunque saranno la spontaneità e la spensieratezza, la gioia pazzerella e la risata grassa, gli schiamazzi e la voglia di stare assieme con “lecita insania” anche a tavola, dove trionfano i dolci tipici della festa, le crespelle, la pignolata, le chiacchiere e piatti tipici della tradizione quali gli immancabili sughi di pre-quaresima che si sposano con i maccheroni a cinque, a volte sette “puttusi” (buchi).
Il sindaco metropolitano Enrico Trantino, ringraziando gli agenti delle forze dell’ordine e i gruppi di volontariato impegnanti ad assicurare l’ordine pubblico, ha augurato a tutti i cittadini un buon Carnevale da vivere con senso di responsabilità e nel rispetto delle regole fondamentali della civile convivenza.