Quaderni Tecnici

Ultima modifica 28 settembre 2023

2° Dipartimento “Gestione Tecnica”
1° Servizio “Programmazione, Piano delle OO.PP. e Viabilità”

Ing. Francesco Nicosia

 

QUADERNO TECNICO N 1

IL PROGETTO DI INSTALLAZIONE DELLE BARRIERE DI SICUREZZA

Prefazione

La Città Metropolitana di Catania ha da tempo intrapreso una attività di studio e ricerca per analizzare alcuni aspetti particolari della progettazione che partendo da analisi teoriche individuano alcuni aspetti peculiari affinchè possano diventare “Linee Guida alla progettazione”.

Nel primo quaderno tecnico l’argomento trattato riguarda il progetto di installazione delle barriere di sicurezza, elemento fondamentale per la gestione della sicurezza stradale passiva. Il primo quaderno partendo dall’analisi delle normative sulle le barriere di sicurezza si completa con un esempio di redazione del “Progetto di installazione”.

Sono state puntualizzati tutti i parametri caratterizzanti gli effetti degli urti sulle barriere e sugli occupanti i veicoli e come essi vengono riportati nelle prove di urto al vero “prove di crash test”. Attraverso la redazione di quadri sinottici viene indirizzato il progettista nella scelta della classe delle barriere da installare.

Particolare attenzione è stata posta alle modalità di installazione delle barriere di sicurezza e sul ruolo essenziale dell’aggancio quando le condizioni di installazione risultano differenti da quelle realizzate nella esecuzione delle prove di crash test.

Viene attenzionata la modalità di installazione delle barriere metalliche, soprattutto la installazione dei paletti quando le caratteristiche dei terreni risultano differenti da quelli utilizzati nelle prove di crash test.

Una analisi particolarmente approfondita è stata eseguita nella installazione delle barriere di sicurezza sui ponti, sia per la particolarità della installazione sia per la pericolosità veicolare insita in tali opera.

A completamento della esposizione teorica viene redatto un esempio di redazione del “Progetto di redazione delle barriere di sicurezza” in cui vengono evidenziati gli aspetti teorici della installazione.

E’ mio augurio e speranza che la produzione dei Quaderni Tecnici possa valutata da tutti i colleghi tecnici che potranno dare suggerimenti all’autore il quale sicuramente saprà accettarli ed inserirli nella prossima edizione.

L’ing. Capo dell’Ente
Ing. Giuseppe Galizia



 

QUADERNO TECNICO N 2

Le AUTORIZZAZONI STRUTTURALI e le VARIANTI STRUTTURALI NON SOSTANZIALI

Prefazione

In questo Quaderno Tecnico n.2 tratteremo il problema delle autorizzazioni all’esecuzione delle opere strutturali e delle varianti strutturali aventi natura non sostanziale.

Le opere strutturali civili prima della loro esecuzione devono essere autorizzate da parte del Genio Civile; tale autorizzazione ha subito nel corso del tempo una trasformazione mutandosi da elemento essenziale per qualunque opera strutturale a elemento necessario solo per determinate categorie di strutture.

Il Decreto Sblocca-cantiere ha trattato il problema delle autorizzazioni strutturali in modo innovativo in funzione della zona sismica su cui deve essere realizzata l’opera ed in base alla sua rilevanza ai fini della pubblica incolumità; ha introdotto inoltre le varianti strutturali non sostanziali, facendole rientrare in un sottosistema delle varianti strutturali generiche.

Ogni progetto di ingegneria, anche quelli più dettagliati, subiscono in fase costruttiva un processo di affinamento, genericamente indicato con il termine “cantierizzazione”, che comprende una serie di “adattamenti” da apportare al progetto per adattarlo alle “situazioni” che si presentano durante la fase costruttiva. Detti “adattamenti” vengono designati con il termine generico di “varianti in corso d’opera” che possono interessare qualunque tipologia di lavoro da eseguire in cantiere, tra cui anche quelle che riguardano il campo strutturale.

In campo strutturale qualsiasi tipologia di “adattamento” viene definita con il termine generico di “variante strutturale”, ciò ha generato non pochi problemi interpretativi dal punto di vista normativo, soprattutto perché mancava una metodologia di definizione della “variazione” in funzione della loro entità.

Se le procedure su come eseguire il calcolo delle “varianti strutturali” è ben noto, tuttavia, dal punto di vista amministrativo, su come i documenti “giustificativi” delle “varianti strutturali non sostanziali” debbano integrare il progetto strutturale risulta non chiaramente definito.

In questo lavoro analizzando “storicamente” il concetto di “autorizzazione” ai calcoli strutturali si è cercato di individuare una linea di azione logica ed operativa che interpreti quanto viene stabilito dal “Decreto Sblocca Cantieri” e dalle successive norme esplicative.

È necessario sottolineare che il modo innovativo di “interpretare” le autorizzazioni strutturali sta portando ad una “valorizzazione” del ruolo del progettista strutturale assegnandogli, oltre all’onere della esecuzione dei calcoli strutturali, anche l’onere di certificarne la tipologia strutturale.

L’ing. Capo dell’Ente
Ing. Giuseppe Galizia