Museo del Cinema: esposte le donazioni Muscarà e Ventimiglia. Alle Ciminiere si arricchisce il patrimonio culturale della città metropolitana

Pubblicato il 16 aprile 2025 • Le Ciminiere , Notizie

Il Museo del Cinema di Catania, ospitato nel complesso delle Ciminiere, si arricchisce di due importanti donazioni che offrono ai visitatori uno sguardo autentico e affascinante sull’evoluzione della settima arte.

Nello spazio museale sono state recentemente collocate due straordinarie testimonianze storiche. La prima è il proiettore cinematografico Cinemeccanica C.P.C. 6000, proveniente dalla storica sala Tiffany (ex Trinacria, in via Ferdinando Agnini), donato da Lucia, Sarah e Salvo Muscarà. Questo iconico apparecchio, simbolo dell’epoca analogica del cinema, accoglie oggi i visitatori all’ingresso del museo, nell’area dedicata alle macchine elettro-meccaniche.

A seguire, nella sala adiacente, trova spazio un vero e proprio gioiello dell’ingegneria cinematografica italiana: la macchina da presa “O.G. 300”, ideata tra il 1940 e il 1942 al Centro Sperimentale di Cinematografia e costruita nelle Officine Galileo di Firenze. A idearla fu Gaetano Ventimiglia, geniale direttore della fotografia catanese, un prototipo della macchina, poi completata e perfezionata da Ventimiglia, fu presentata nel 1940 a Benito Mussolini presso il Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma. La rarissima macchina da presa, che testimonia i primordi del cinema sonoro, è stata donata dal nipote Edoardo Ventimiglia, produttore cinematografico, per onorare la memoria del nonno e restituirla simbolicamente alla sua terra d’origine.

La cerimonia si è svolta presso la Sala Foresteria delle Ciminiere gremita di studenti e appassionati di cinema. Ha moderato l’incontro Emilia Campanile, portavoce del sindaco metropolitano, ricordando l’inaugurazione del Museo del Cinema il 16 maggio 2003, frutto della visione dell’allora presidente della Provincia, oggi Ministro, Nello Musumeci. Ha inoltre evidenziato l’impegno costante della Città Metropolitana di Catania nel rilanciare il centro culturale delle Ciminiere come luogo di dialogo, creatività e memoria condivisa.

Il sindaco metropolitano Enrico Trantino, ha aperto l’incontro dichiarando:

“Un museo assolve pienamente alla sua funzione quando riesce a connettersi con i cittadini e con il territorio. Le donazioni delle famiglie Muscarà e Ventimiglia arricchiscono non solo il nostro museo, ma l’intero patrimonio culturale della città. Ringrazio il consulente della Città Metropolitana Ivan Albo, il capo di gabinetto Gianluca Emmi e Emilia Campanile per l’impegno nel sostenere il nostro progetto di riqualificazione culturale e non solo delle Ciminiere come polo culturale di prim’ordine. Annuncio che a settembre sarà riaperto, sempre qui, il magnifico Teatro dell’Opera dei Pupi.”

Il Ministro Nello Musumeci ha voluto ricordare il clima di trasformazione e impegno che, venticinque anni fa, lo portò – da presidente della Provincia – a riqualificare l’area industriale dismessa delle Ciminiere, trasformandola in un centro congressuale e culturale all’avanguardia.

 “Le donazioni sono l’alimento di ogni spazio museale. Lo arricchiscono e lo rendono dinamico, vivo. È lo stesso principio che abbiamo applicato sin dall’inizio, quando, venticinque anni fa, abbiamo deciso di realizzare questo originale Museo del Cinema. Tutti quindi dobbiamo essere grati alla famiglia Zappulla-Muscarà e Ventimiglia per la sensibilità e generosità dimostrate. Un gesto che spero venga emulato in futuro”.

Alla cerimonia hanno partecipato oltre al sindaco Trantino e il ministro Musumeci: il prefetto Maria Carmela Librizzi; il primo dirigente della Polizia di Stato Di Mauro, in rappresentanza del questore Giuseppe Bellassai; Francesca Longo, prorettrice vicaria dell’Università di Catania; Stefania Rimini, docente di cinema, fotografia e televisione dell’Università di Catania; Sarah Zappulla Muscarà, donatrice e ordinario di Letteratura Italiana e incaricata di storia e critica del cinema presso l’Università di Catania; lo storico del cinema Sergio D’Arrigo; e Edoardo Ventimiglia, produttore cinematografico, donatore.

Ancora una volta, le Ciminiere confermano la loro vocazione di cuore pulsante della cultura metropolitana.