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27/02/2010
Prima conferenza regionale di informazione e formazione sui gemellaggi
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La Sicilia, nonostante le forti connotazioni storico-culturali che, da sempre, ne fanno luogo “per eccellenza” di contaminazioni etniche e religiose oltre che crocevia di migrazioni in entrata e in uscita di pezzi rilevanti di comunità euro mediterranea, sconta, più di altri, un forte e inaccettabile ritardo nella utilizzazione dei programmi europei che sostengono i gemellaggi. Ed è per questa ragione che l’AICCRE Sicilia ha deciso di avviare una campagna di promozione e sensibilizzazione dei gemellaggi, allo scopo di diffondere e veicolare la cultura degli stessi in tutta l’isola.
È stato questo il tema al centro della prima conferenza regionale di informazione e formazione sui gemellaggi, organizzata nella sala conferenze della Provincia regionale di Catania, in cui sono intervenuti Giuseppe Castiglione, presidente della Provincia e presidente AICCRE Sicilia, l’assessore provinciale Pippo Pagano, il responsabile gemellaggi CCRE, Janus Marszalek, il responsabile tecnico Gemellaggi AICCRE, Maike Vanbiervliet, il responsabile gemellaggi AICCRE Sicilia, Fabio Roccuzzo e il segretario AICCRE Sicilia, Giovanni Risciglione.
«Il gemellaggio fa parte della vita politica dell’Europa sin dai primi anni 50’ ed è servito a avvicinare milioni di persone afferenti a paesi e culture diverse – ha dichiarato il presidente Castiglione –. Nonostante negli ultimi anni si sia diffuso sempre di più tra le comunità locali che formano il tessuto sociale dell’Europa, risulta difficile trovare informazioni affidabili e aggiornate che consentano, a chi lo desidera, di attivare le procedure previste dalla normativa europea. Per questo l’idea di questa prima conferenza – ha aggiunto Castiglione – in cui abbiamo anche illustrato i dati del censimento dei gemellaggi conclusi, in itinere o in fase di avviamento, che coinvolgono enti territoriali siciliani». «L’Aiccre Sicilia ha censito 95 gemellaggi in tutto – ha affermato Fabio Roccuzzo –, significa che in media un Comune su quattro lo ha sperimentato. Gli stati più “gettonati” – ha specificato – sono la Francia (26), la Spagna (20), Malta (12) e la Grecia (11)». «Purtroppo l’inflazione e la contraffazione del gemellaggio ha spesso deviato il giudizio dell’opinione pubblica – ha concluso l’assessore Pagano –, ma il gemellaggio come è stato inventato da Jean Bareth è stato ed è uno dei pilastri della società europea in divenire, oltre che uno dei massimi strumenti di edificazione della pace in forma concreta, e costituisce un utilissimo strumento di sensibilizzazione politica e di cooperazione tra enti locali di Paesi diversi».
Scuole
a cura: dell´UFFICIO STAMPA
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