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15/02/2010
Campagna di prevenzione del tumore al seno
La Provincia regionale di Catania in prima fila per la campagna di sensibilizzazione sulla prevenzione del tumore al seno. L’Ente, infatti, in collaborazione con Humanitas Centro Catanese di Oncologia e con il comitato regionale dell’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro (AIRC) ha predisposto un programma quinquennale di sorveglianza oncologica con mammografia, rivolto alle dipendenti che abbiano superato i 40 anni di età: 270 in tutto.
«Dalla Provincia parte un messaggio a tutte le donne per invitarle alla prevenzione – ha affermato il presidente Giuseppe Castiglione –. Abbiamo sostenuto diverse campagne di informazione proprio perché convinti che occorre sensibilizzare il più possibile sul tema. I tumori individuati in fase precoce sono guaribili in altissima percentuale con cure poco invasive e salvaguardano la qualità di vita di chi ne è colpito. E’ giusto che il buon esempio parta dalle Istituzioni – ha dichiarato Castiglione. Con questa iniziativa – ha concluso –, ci auguriamo che i risultati ottenuti anche su un piccolo gruppo di soggetti possano essere trasferiti a tutta la popolazione femminile presente nel nostro territorio».
«Il tumore al seno – ha dichiarato il dottor Caruso, responsabile del dipartimento di oncologia dell’Humanitas – è una malattia in costante aumento, ma sempre più curabile grazie al miglioramento delle terapie e alla maggiore sensibilità al tema della prevenzione. La parola d’ordine è la diagnosi precoce. Diversa a seconda delle fasce di età. Tra i 20 e i 30 anni è fondamentale effettuare una visita senologica annuale, utile per imparare a conoscere il proprio seno e a effettuare correttamente l’autopalpazione, il primo e più semplice strumento di prevenzione. Qualora necessario, può essere consigliabile un ecografia di approfondimento che diventa invece obbligatoria annualmente superati i 30 anni. Dopo i 40 inoltre, ogni 12-18 mesi è utile sottoporsi anche a una mammografia».
«In Italia l’incidenza del carcinoma localmente avanzato è intorno al 20% dei casi totali di tumore alla mammella – spiega il dott. Pane, responsabile diagnostica senologica dell’Humanitas –, e colpisce donne di tutte le età, anche molto giovani, che spesso non prestano la dovuta attenzione a eventuali anomalie della mammella. Ed invece – ha ribadito Pane – cogliere la malattia nella fase iniziale del suo sviluppo permette di intervenire con tempestività e avere maggiori possibilità di guarigione».
«Sono molto soddisfatta della collaborazione con la Provincia di Catania e con l’Humanitas – ha affermato donna Arabella Salviati, presidente Airc Sicilia – la prevenzione è la migliore arma per sconfiggere il cancro. D’altronde – ha aggiunto – l’attività della nostra associazione consiste nel raccogliere ed erogare fondi a favore del progresso della ricerca oncologica e nel diffondere al pubblico una corretta e sempre più diffusa informazione in materia».
«L’attività di tutti questi screening ha determinato un’inversione di tendenza relativamente alla dimensioni dei tumori operati – ha affermato infine il prof Antonio Mistretta, consigliere regionale Airc –. I programmi hanno avuto inoltre un impatto positivo nei riguardi della popolazione, che oggi ha certamente una migliore cultura del controllo periodico e del diritto alla salute».
Presenti alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa anche alcune donne dipendenti della Provincia che hanno manifestato: «particolare apprezzamento per questo progetto di educazione alla salute e per lo screening al quale probabilmente – dicono – non ci saremmo mai sottoposte».
Al termine della conferenza stampa, la Provincia di Catania ha firmato un protocollo d’intesa con il centro Oncologico Catanese Humanitas e l’AIRC Comitato Sicilia che prevede, tra l’altro, l’istituzione di una borsa di studio annuale, per tutta la durata dell’iniziativa, da assegnare ad un giovane ricercatore.
Presidenza
a cura: dell´UFFICIO STAMPA
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