Il Comune di Mirabella Imbaccari

Mirabella Imbaccari
- Abitanti: 8.350
- Fax: 0933 992556
- Fax Municipio: 0933 990011
- Internet: www.comune.mirabellaimbaccari.ct.it
- Superficie: 15.35 kmq
- Altezza s.l.m.: 518 m
- Distanza: 79 km da Catania
Posizione:
regione sud-orientale dei monti Erei, alla sinistra del torrente Della Gatta.

Cenni storici:
Il territorio è menzionato sin dal tempo dei Normanni in un diploma di Simone, conte di Policastro.
Nei registri di Federico II d'Aragona risulta appartenente ad Ugone di Lancia, che possedeva la metà del casale Imbaccari. Sotto Re Martino ne era signore Federico di Cardone e nell'anno 1308 passò a Bernardo Villardita di Piazza.
Il paese deve la sua fondazione a don Giuseppe Paternò, barone di Raddusa, che, l'11 settembre 1610, ottenne dal Re Filippo III di Spagna e II di Sicilia la "licentia populanti", ovvero l'autorizzazione a costruire un borgo, che, successivamente chiamerà col nome della moglie, Mirabella.
Il borgo però, iniziato a costruire nel feudo di Baudo, non ebbe esito felice a causa del clima insalubre, per cui fu necessario il trasferimento della costruzione sul poggio Imbaccari.
Il 16 novembre 1630 don Giacinto Paternò, figlio di Giuseppe, ottenne la regolare licenza al trasferimento del paese.
Il paese conservò il nome Mirabella fino al 1862, quando, in seguito ad una delibera della giunta municipale, Vittorio Emanuele II, Re d'Italia, stabilì il nuovo nome, ovvero Mirabella Imbaccari.
Economia:
Prodotti agricoli: cereali, ortaggi, uva da vino, olive mandorle, nocciole.
Allevamenti: ovini, caprini, bovini, equini.
Industrie ed Imprese: piccole industrie artigiane per la lavorazione e la trasformazione di prodotti agricoli e zootecnici, piccole fabbriche di materiali da costruzione, segherie.

Beni monumentali:
L'abitato, di struttura seicentesca, è notevole per monumenti barocchi. Mirabile è la Chiesa Matrice, insigne monumento di architettura "barocco-dialettale", costruita per volontà di Giacinto Paternò, è coronata da una tipica falsa loggia di gusto siciliano; al suo interno custodisce un magnifico dipinto ispirato alla crocifissione attribuita a Michelangelo da Gangi e un dipinto di Michele Salvo da Gangi (copia di un opera di Raffaello).
Barocco è pure il Palazzo Biscari, edificato nel 1635 da Giacinto Paternò e arricchito del secondo piano da Ottavio Trigona nel 1720. Possiede notevoli particolari in pietra intagliata ed in ferro battuto di chiaro gusto siciliano.
Da menzionare è anche il Castello, tipica costruzione medioevale con merli sovrapposti, usato come luogo di pena per i vassalli inadempienti ai loro doveri verso il barone.
Mirabella Imbaccari oggi:
Oggi Mirabella è un attivo centro agricolo, sede, anche, di numerose aziende artigiane operanti nei settori della trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici, del legno e dei materiali da costruzione.
E' frequentato per la villeggiatura estiva.
Biblioteche e Musei:
Biblioteca comunale.
Ricorrenze:
Agosto (ultima domenica): festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie, patrona del paese. Mostra artigiana permanente dei ricami al tombolo.